Architettura e jazz

  • Autore/i.................: Filindeu Giovanni Maria
  • Anno Edizione......: 2018
  • EAN.........................: 9788891768650
  • Editore....................: Franco Angeli
  • Collana...................: Metodi del territorio
  • Pagine.....................: 128
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L'idea di associare la costruzione controllata dello spazio alla composizione musicale attraverso regole armoniche e proporzioni comuni non è mai definitivamente tramontata e la suggestiva definizione goethiana dell'architettura, intesa come musica congelata, intercetta ancora oggi la sensibilità di molti. Tuttavia la gestione della complessità e la capacità previsionale sembrano attualmente convivere con difficoltà all'interno del progetto contemporaneo. Assorbire o proporre rapidamente un cambiamento significa per l'architetto fare affidamento sulle proprie capacità di reazione e adattamento, coltivando il senso del possibile e mostrando, in sostanza, l'abilità di improvvisare. Se in passato la musica era in grado di fornire analogie significative con il progetto di architettura, cambiato quest'ultimo, è ancora in grado oggi di contribuire all'indagine sul progetto dello spazio, magari attraverso altri modelli rispetto a quelli della classicità? Tra le diverse forme musicali, il jazz assorbe e realizza un metodo che pone l'improvvisazione al centro delle proprie ragioni costitutive. Il testo indaga il rapporto tra l'architettura e la musica jazz soffermandosi su come quest'ultima sia in grado di proporsi come un modello per il controllo dei processi di trasformazione dello spazio.
9788891768650

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