Nettuno e Mercurio. Il volto di Trieste nell'800 tra miti e simboli

  • Autore/i.................: Possamai Paolo
  • Illustratore...............: Schirra M.
  • Anno Edizione......: 2022
  • EAN.........................: 9791254630259
  • Editore....................: Marsilio Arte
  • Pagine.....................: 1160
DISPONIBILE IN 3/5 GIORNI
28,00 €
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L'identità di Trieste è annunciata dai tetti da una folla sterminata di statue di Mercurio, Nettuno, Ulisse, Giasone, Venere. Un concerto di miti che parlano di mare, traffici, avventurose fortune. La Trieste moderna è stata "inventata" da Maria Teresa d'Austria che, a metà del Settecento, ne volle fare il porto dell'Impero asburgico. Una storia tutta legata al mare, ai commerci con l'Oriente e all'emporio. Una storia rivendicata in ogni dove sui palazzi dei mercanti e delle pubbliche istituzioni: le facciate sono ricoperte di bassorilievi, i tetti abitati da centinaia e centinaia di statue, i portoni istoriati, i soffitti affrescati sempre con dei e miti che richiamano l'identità laica, civile, imprenditoriale della città. Una fitta trama di simboli, metafore, allegorie - dalla mitologia greca fino al taglio dell'istmo di Suez - che vengono svelati da questo libro. Dell'apparato scultoreo e pittorico sono autori i maestri delle arti migrati tra fine Settecento e inizi Ottocento a Trieste da Venezia, alla caduta della Serenissima. L'innesco venne dal mercante greco Demetrio Carciotti che, con l'architetto Matteo Pertsch, concepì il suo palazzo-fondaco affacciato sul golfo come una sorta di "dimora del principe". Carciotti ha avuto poi nel corso del XIX secolo decine di emuli tra mercanti, uomini di finanza, ministri, padroni di bastimenti convenuti nella città porto dell'Impero andando così a disegnare il volto di Trieste, uno degli episodi urbani più significativi del neoclassicismo in Europa.
9791254630259

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