La misura dello spirito

  • Autore/i.................: Borghi Roberto
  • EAN.........................: 9788893560900
  • Editore....................: New Press
  • Pagine.....................: 128
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Oltre che pittori radicalmente innovativi, gli esponenti dell'astrattismo sono autori di testi che imprimono tracce profonde sull'intera cultura del Novecento. Fin dalla sua uscita nel 1911, "Lo spirituale nell'arte" di Vasilij Kandinskij viene accolto come un libro che interpreta il bisogno di rigenerazione della società occidentale di inizio secolo. Anche gli scritti teorici di Piet Mondrian e Kazimir Malevi? sono pervasi da rimandi filosofici e toni profetici che vanno ben oltre la mera riflessione sulle formule artistiche: l'argomento che trattano non è solo la ridefinizione dell'arte, ma dell'intera realtà a partire dalla riaffermazione di una sua essenza spirituale. Dopo l'iniziale Breviario di astrattismo, in cui viene delineata una storia di questa tendenza alla luce dell'idea di religione dell'arte propria del romanticismo, il volume ricostruisce la storia per molti versi avventurosa di due libri di inizio Novecento. Stampato nel 1940, "Della spiritualità nell'arte: particolarmente nella pittura", costituisce la prima traduzione in italiano di "Lo spirituale nell'arte" di Kandinskij. Le vicende che precedono la sua pubblicazione rappresentano un singolare spaccato della vita culturale dell'Italia tra le due guerre. Il misterioso caso del primo attentato a Mussolini, le adesioni alla Società Teosofica di artisti e intellettuali, l'attività editoriale in era fascista sono alcuni degli aspetti che entrano in gioco nella realizzazione di un testo che influisce sull'itinerario creativo di artisti quali Piero Dorazio, Tancredi ed Emilio Vedova. "Le Nombre d'Or: rites e rythmes pythagoriciens dans le développement de la civilisation occidentale" di Matila C. Ghyka è stato invece il libro di culto di molti astrattisti italiani, oltre che di alcuni tra i più significativi esponenti dell'architettura razionalista. Al centro di questo ponderoso volume pubblicato a Parigi nel 1931 c'è il ruolo del numero d'oro, vale a dire la proporzione aurea, nella storia dell'Occidente. Studioso rumeno molto noto nel mondo anglosassone, Ghyka dialoga da lontano con Le Corbusier e condiziona con le sue teorie tutti quegli artisti che, impregnati allo stesso tempo di misticismo e di scientismo, cercano nella pittura astratta una formula per calcolare la misura dello spirito.
New Press
9788893560900

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