La ritrattista

Roma 1459. Lavinia non avrebbe mai immaginato che le fosse commissionato un ritratto. Le hanno sempre detto che diventare una pittrice è impossibile. Ma nulla della vita di Lavinia è più come prima. Ora è a Roma, lontana dalla sua Firenze. Solamente una cosa è rimasta la stessa: accanto a lei c'è Piero della Francesca. L'uomo che per tutti è un maestro indiscusso per lei è colui che è riuscito a credere nelle sue capacità e a insegnarle i segreti della pittura. Eppure ora Piero è in pericolo. Dopo essere stato testimone di un incendio misterioso in cui ha perso la vita una sua vecchia amica, qualcuno gli lascia messaggi cifrati innescando una caccia in cui sembra che l'altro giocatore sia sempre in vantaggio. L'uomo vorrebbe fidarsi solo del suo intuito, ma l'aiuto di Lavinia è fondamentale. Così i due si mettono sulle tracce di un antico manoscritto greco che potrebbe avere a che fare con il tentativo di salvare la Morea, ultimo baluardo della cristianità contro l'invasione turca. Il gioco si sta facendo più grande di loro e la verità è solo ad un passo. Fino a quando qualcuno attenta alla vita di Lavinia. A quel punto lei stessa capisce che quando è sola con i suoi pennelli e colori non ha paura di nulla. Ma fuori, nel mondo vero, per una donna tutto è più oscuro. A volte non basta il coraggio, a volte bisogna andare oltre i propri limiti. Solo così si può essere liberi davvero.