Animali e uomini ovvero homo homini homo

Homo homini homo evoca perlopiù l'idea di una reverie dalla inequivocabile filiazione greca e latina (ma vi sono anche suggestioni chiaramente orwelliane) che lascia trasparire ancora una volta la tenace e inossidabile reverentia antiquitatis dell'autore. Chi non ha mai desiderato vivere in un mondo di animali parlanti? Ebbene in questa storia, uno dei sogni e bisogni più comuni di ogni evo, si reifica in Vittorio, fortunato possessore di un magico aggeggio, capace di dar voce agli animali che diventano in tal modo facondi interlocutori ora ironici, ora dolenti e talvolta anche caustici. Un nutrito campionario animale è rappresentato nel libro che intende rovesciare, o almeno ridimensionare, credenze e luoghi comuni inveterati nella mentalità umana e che non hanno più ragioni di essere dopo le taglienti e incontrovertibili osservazioni degli intervistati.